Le Piccole Case

Il progetto riabilitativo

È importante che ogni bambino con disturbo autistico venga supportato con un percorso individuale e un intervento tempestivo, precoce e curriculare. Prendere in cura un bambino subito dopo la diagnosi è fondamentale così come la necessità di dedicare molte ore al trattamento riabilitativo e la possibilità di non concentrare l’intervento unicamente sul bambino, ma sull’intera famiglia e tutto il suo ambito di vita.

 

Laura è una terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, da più di 15 anni lavora al fianco di L’abilità ed ha assistito moltissimi bambini. Come tutti gli operatori e i professionisti di L’abilità sottolinea l’importanza di monitorare, quasi quantificare, attraverso dati, ogni progresso fatto “Un intervento curricolare è importantissimo, solo così siamo in grado di ottenere dati analizzabili e dare una valenza scientifica al nostro lavoro”.

Spesso una famiglia, di fronte ad una diagnosi di disturbo dello spettro autistico per il proprio bambino, è disorientata, spaventata, teme tutto ciò che potrebbe succedere in futuro. “Il lavoro di supporto alla famiglia è fondamentale” continua Laura “i genitori hanno bisogno di capire da subito cosa significhi la diagnosi, cosa significhi iniziare a lavorare sulle competenze del proprio bambino. I genitori devono essere coinvolti in maniera precoce proprio perché sono gli unici in grado di incidere concretamente sulla quotidianità del bambino”.

La quotidianità, è proprio questo un punto centrale del progetto di riabilitazione, come ci racconta Laura: “per noi un bambino che impara a mettere da solo un paio di calze è una conquista e lo è ancora di più quando comprende la necessità e la motivazione dietro quel gesto”. Non va inoltre trascurato che ogni quotidianità è differente ed ogni bambino è una storia a sé “è fondamentale prima di ogni altra cosa conoscere il bambino” spiega Laura “capire quali sono le sue esigenze e le sue abitudini, se per esempio i suoi genitori non usano l’auto e deve muoversi con i mezzi pubblici allora avrà necessità molto specifiche, così come ad esempio è importante sapere se ha fratelli, in modo da pianificare anche un’interazione più profonda con loro”.

Ogni bambino è come un libro che si apre “dopo tanti anni, ogni volta che incontro una nuova famiglia è come mettermi ancora in gioco, ripartire da zero. Per questo è così importante studiare, aggiornarsi, scoprire nuovi metodi sempre più efficaci per accompagnare un bambino nella sua vita di ogni giorno”.

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Per un bambino con autismo è necessario avere spazi adeguatamente attrezzati per favorire lo sviluppo del corpo e della relazione nel gioco e nel movimento.

Per questo nel centro Le piccole case sono previste attività motorie e di rilassamento per aiutare a costruire una percezione del corpo armonica e positiva.

Per un bambino con autismo è necessario che la famiglia possa contare sul supporto di operatori esperti in collegamento tra loro.

Per questo nel centro Le piccole case si dedicano molte ore alla preparazione e alla programmazione delle attività, agli incontri con i genitori, con gli insegnanti, i servizi socio-sanitari per un confronto continuo sugli obiettivi e sulla quotidianità.